Cominciamo da una notazione sullo spelling: whiskey sono quelli irlandesi e us, whisky senza "e" sono gli scotch, quindi quelli scozzesi. I blended alcuni li schifano, altri no (tipo quello di angel share).
Un punto di partenza per imparare sono le mitiche distillerie dell'isola scozzese di Islay
http://it.wikipedia.org/wiki/Islay#Distillerie. Nomi come Ardbeg, Bowmore, Laphroaig, Lagavulin e Caol Ila sono facilmente reperibili, alcuni anche nei comuni supermercati. Si distinguono per una certa torbatura, molto forte nel Laphroaig. Tieni presente che questi oltre alla versione base mettono altre chicche nel supermercato che gli appassionati inseguono. Nel locale affianco al mio sui navigli, ad esempio, un pazzo mi ha offerto un bicchiere da 30 euro di non so cosa.
Una cosa importante da sapere durante la degustazione del wishky è che i sentori tendono a essere molto volatili e quindi al naso spariscono molto in fretta. Bisogna essere velocissimi quindi a riconoscere le sue caratteristiche. Anche nella birra il naso si "atrofizza" in breve tempo, ma non così poco (nel whisky si parla veramente di 3-4 secondi). Un aiuto all'inizio potrebbe essere quello di staccare il naso dal bicchiere e annusare qualcos'altro, tipo la propria mano. Ritornando al bicchiere si dovrebbe sentire qualcosa. Questo è un sotterfugio da pivelli, ovviamente. Il metodo più comune è usare l'acqua.
Per il resto, leggi qui:
http://www.angelshare.it/degustazione-del-whisky-2/il 9 e 10 novembre a Milano c'è il Whisky Festival ed è impossibile uscirne sani.
Infine ho visto che dalle tue parti ci sono un paio di locali interessanti:
Whisky Antique, Via 4 Passi, Formigine (MO)
La Cantinetta (mescita), Via San Pietro 7, Formigine (MO)