La stagione - BilancioEccoci qua, a commentare un argento dai connotati controversi, diciamo. Non sono deluso, o meglio, lo sono tantissimo per il risultato non per quanto visto in stagione. Certo, una stagione si giudica dal risultato, ma posso dire che da quando sono al comando della under è stata la stagione sicuramente più divertente e gratificante.
Per la prima volta abbiamo dato al nostro roster una varietà vera e propria, potevamo giocare tutte le tattiche offensive indifferentemente senza per questo pagare dazio. E preparare le partite è stato un vero piacere, dalla prima con la Romania fino all'ultima contro la Spagna.
Oltretutto vorrei ringraziare tutti i manager, perché sono stati fantastici e disponibilissimi e anzi mi spiace tantissimo (errore mio) di non essere riuscito a contattare tutti per tempo per allenare forma. Ok che eravamo praticamente tutti validi per la finale, tranne due per cui mi piange il cuore, Coscia e Piroddi, con quest'ultimo posseduto da una sfiga colossale. Ha fatto una stagione quasi perfetta per minutaggi e non è mai salito una mezza volta a valido, neanche a forte alto e neanche con il medico con specialità.
A guardare il bicchiere mezzo vuoto: abbiamo perso una gara che potevamo vincere.
A guardare il bicchiere mezzo pieno: abbiamo impostato un rinnovamento completo del settore nani che la prossima stagione ci regalerà altri frutti meravigliosi dopo i vari Coscia, Tressoldi e Piroddi. Montinaro che ho convocato e non impiegato in finale è stato scelto perché il migliore tra gli esclusi, per capirci. Inoltre abbiamo riportato l'Italia in finale a distanza di 10 stagioni, ultimo oro italiano (mondiali compresi) e ultima finale europea risalgono al 2013 e alla vittoria contro la Russia.
Insomma, non siamo stati perfetti ma siamo stati molto vicini ad esserlo, con una striscia di imbattibilità nient'affatto male. Peccato, peccatissimo, super peccato per non aver fatto il "Perfect". Spero ci rifaremo al mondiale, che inizieremo a preparare da oggi stesso, passando in rassegna tutti i prospetti
La Partita Tre settimane fa, prima del match con i cechi, mi ero segnato sul mio taccuino tre tattiche: motion con i cechi, LI contro gli ungheresi e motion di nuovo con la Spagna. Dopo la gara con l'Ungheria ho impostato LI anche per la finale, crogiolandomi in millemila dubbi e analisi.
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Motion rimaneva la mia soluzione istintiva, perché "senza motivo" pensavo che gli spagnoli avrebbero giocato così come hanno fatto. Dico senza motivo perché con almeno un punto in più di ts e con "quelle difese là" non aveva secondo me senso forzare la doppia pdp. Tanto più che i loro lunghi sono tutti discreti stoppatori (molto più dei nostri). Ho cambiato idea perché dopo aver analizzato settimana per settimana gli allenamenti dei loro nani non mi sono sentito tanto sicuro. Tutti pieni di OD e completi anche sotto, con settimane da centri/ali.
Senza la doppia pdp ci saremmo schiantati contro un muro e avremmo dovuto schierare una squadra totalmente sbilanciata, con tre nani in quintetto e tre in rotazione (Montinaro e - probabilmente - Di Cristofano), con il risultato di indebolire totalmente (e intendo totalmente) ID e Reb. Avremmo vinto? Forse sì, ma è un senno di poi in cui non mi addentro.
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A scanso di equivoci, gianloco e dexter mi hanno suggerito il rallenta ma ho deciso io in assoluta autonomia. Semplicemente, la domanda che mi sono fatto è: quale tattica mi consente, posto che sarà una gara a punteggio basso, di avere un matchup sicuramente nostro? Rallenta.
Certo, vedendo come ha reso possiamo recriminare su tante cose, distribuzione dei possessi, matchup ratings che in campo hanno stravolto la teoria, palle perse. Possiamo recriminare sulle percentuali di Fois e Seclì, assurde se paragonate ai dirimpettai con MR (molto) inferiori. Possiamo recriminare sui tiri segnati dai loro nani. In ogni caso la loro perimetrale ha ucciso la nostra circolazione.
[continua