allora partendo dal presupposto che qualsiasi squadra, a parte un paio forse, nella stessa situazione del benfica avrebbe fatto la stessa partita del benfica (difesa a palla e contropiede), il problema è stato l'atteggiamento della juve a mio avviso.
Parliamoci chiaro: sei in una semifinale di coppa che devi vincere assolutamente, non puoi limitarti a fare possesso sterile per quasi tutta la partita. Devi aggredire gli avversari dall'inizio alla fine, senza sosta. Poi ci saranno delle pause -sono umani non macchine- ma l'atteggiamento deve essere quello di pressare e attaccare dall'inizio alla fine.
Cazzo, vabbè che era una squadra molto più forte, però mi ricordo la semifinale juve-real 3-1 di qualche anno fa: in europa per vincere ci vuole quella intensità, quella rabbia, pochi cazzi.
Il secondo tempo è stato imbarazzante. Praticamente non è successo niente. Il benfica - per quanto ci abbia marciato tantissimo, e l'arbitro glielo ha consentito- ha fatto il suo. Oramai tutte le squadre perdono tempo se devono mantenere il risultato.
La juve di conte è terribilmente deficitaria in europa. E secondo me non dovrebbe esserlo così tanto. Specie questa stagione. La scorsa ha fatto buone cose, invece, considerando che rientrava dopo due anni.
La sua rosa non credo sia di molto inferiore a quella di atletico o chelsea ad esempio (o almeno i titolari).
Però ci vuole un cambio di mentalità per rendere una squadra veramente forte. E non solo i top player o presunti tali.
E di certo questa mentalità non si ottiene dicendo che la juve ha meritato nella partita di ritorno ed è uscita perchè gli altri perdevano tempo o perché l'arbitro non ha fischiato un rigore -manco così clamoroso, onestamente.
All'andata s'è avuto sfiga, al ritorno s'è fatto schifo..
Ribadisco, i problemi della Juve in Europa sono in larga parte causati da Conte Antonio e dalla sua gestione ampiamente discutibile. Tra l'altro, mentalità, mi torna alla mente la conferenza stampa di Caceres del 9 aprile in cui cito virgolettato " "L'obiettivo principale è il campionato. Anche se in questo momento giocare l'Europa League fa piacere."
O del suddetto Conte Antonio in marzo prima del ritorno con la Fiorentina, cito: "“Lo Scudetto è la priorità. E’ un regalo che vogliamo fare al presidente, sarebbe una cosa storica vincere tre campionati di fila. Detto questo, è inevitabile che giovedì cercheremo di passare il turno"
E ce ne sono altre in cui si parla dei 100 punti, del campionato superfantastico, di questo e di quello ma MAI di Europa League con il medesimo tono.
La mentalità internazionale non si crea alla vigilia di una partita, si crea nella stagione intera, combattendo per l'obiettivo e riconoscendo all'obiettivo la dignità che ha e che merita. In Europa sin dalla Champions sin da Nordsjaellands e Copenaghen fino a Trabzonspor e Lione abbiamo sempre visto un'altra Juve. E le ragioni sono per me principalmente due, entrambe imputabili al tecnico:
- atteggiamento e mentalità, per i motivi spiegati sopra
- gestione della squadra, con i titolari che hanno riposato praticamente mai e che sono arrivati stanchi al finale di stagione
Questo senza lasciare intendere che Conte non abbia merito alcuno, tutt'altro. I meriti di Conte nella rinascita bianconera sono evidenti, solo limitati però ai confini nostrani. Dove oggettivamente almeno per l'ultimo anno la superiorità era imbarazzante a priori.