Italia - Croazia 80-56Lo ammetto, Tavecchio mi ha contattato per sostituire Ventura, ma dopo che gli ho spiegato la tattica contro la Croazia mi ha guardato con quell'aria interdetta da tonto che si ritrova e ha preferito contattare Antani.
Quindi mentre l'Italia calcistica si preparava alla più grande figura di merda della sua storia, i nostri ragazzini scendevano sul parquet di Belgrado per affrontare una gara sulla carta cruciale. Vincere significava passare il turno, perdere non avrebbe compromesso niente ma ci avrebbe costretti a guardare alle altre gare e probabilmente a sprecare entusiasmo contro i portoghesi.
Pre-garaForme pazzesche, praticamente l'intero roster valido, ma purtroppo un grande e gigantesco buco in PM. Sia Peroni che Palmisano rispettabili ci rendevano un compito un pelino più difficile visto che per il resto avevamo tutti i lunghi tranne Gasparri validi (Tartaglione con 1.4M di DMI è da considerarsi praticamente valido), due AP valide (Vargiu e il nuovo arrivato Brunori) e tutte le G valide. Una forma mai vista direi, arrivata fortunatamente al momento giusto.
Croazia che invece non stava benissimo e direi finalmente, visto che abbiamo beccato Danimarca e Lituania con una forma assurda. In termini di classifica per la Croazia una sconfitta significava eliminazione, dopo la sconfitta coi portoghesi frutto di una scelta discutibile con Accelera. Come tattiche, i croati hanno praticamente sempre giocato veloce, 4 LI e l'Accelera già citato.
Tattiche e quintettiNessuno di noi ha mai avuto dubbio sul fatto che la Croazia avrebbe giocato sotto. Nessuna G in forma per rallentare o addirittura provare esterno, troppo scottati dall'accelera, al più una variante poteva essere iso-i, però la sensazione era verso LI o PB. Giocare a ritmo veloce con i pipponi va bene, contro di noi per evitare la pdp sul veloce potevano giocare PB. Partivamo dal presupposto che ci saremmo impegnati meno, molto meno, perché la Croazia doveva solo vincere. Quindi o mozzava o piccava sperando in risultati (ampiamente) favorevoli da Lituania-Portogallo. Preparandola sul Mozz, la scelta era tutta su ritmi veloci per ovviare alla mancanza di un playmaker in forma:
- LI: avevamo i lunghi in condizioni perfette per combinare anche quintetti diversi, per lo più Gasparri forte medio di forma poteva anche essere lasciato in tribuna per lasciare campo alle nostre bocche da fuoco. Non ero così convinto di una loro pdp interna, sia perché il coach croato non la schiera praticamente mai, sia perché è tosta schierare una pdp contro una squadra così in forma come la nostra, con Azheli sopra i 500k di DMI che poteva rallentare per esempio o con un Run com'è stato. LI ci avrebbe però imposto di convocare un play e purtroppo al momento non ne abbiamo di paragonabili ai due convocati.
- Run: tattica molto estrema che ci avrebbe portato a giocare con due G (senza play), una AP e due lunghi. Anche qui, non pensavo a una loro pdp esterna perché contro due lunghi da 1M di DMI e più... come fai a schierarla esterna? Alla fine il loro roster ha pochi nani di livello, per lo più 20enni, quindi ho deciso di buttarmi sul perimetro perché anche in caso di mozz ci avrebbe offerto punti più facili rispetto al muro contro muro contro i loro lunghi. Con Run Gasparri C diventa inamovibile, quindi il quintetto e le rotazioni si sono composte più per accoppiamenti che per altri fattori.
PM Diaferia, per tirare insieme ad Azheli e Vargiu in AP, in AG ho scelto Narduzzi perché più skillato in secondaria rispetto a Galardini e mandando Galardini in second unit gli ho messo vicino un lungo con PA come Spinosa, mandando Tartaglione Er ciofeca in DNP. Rotazioni naniche obbligate, in AP Brunori preferito a Pala per forma e per skill al tiro da fuori.
Curiosità: nel settore lunghi abbiamo giocato con i due con meno DMI in quintetto
Direi che ci abbiamo preso abbastanza. (Greer voleva accelerare)