mah.. sui medici sono d'accordo con loro, spesso quelli delle società hanno pressioni per far rientrare il prima possibile i giocatori, con conseguenze negative sulla loro salute.
Sulla vita privata io penso che ognuno sia libero di fare quello che vuole, che sia droga o sesso o rock&roll. Se però queste cose hanno un impatto negativo sulla prestazione in campo, calcio in culo e fuori dalla società. se un giocatore ha un chilo di coca in casa ci penserà la narcos, non le istituzioni calcistiche.
per il resto esprimere opinioni e disaccordi è un diritto, ma scioperare, quando si hanno milioni sotto il culo e tutto quello che fai è tirare calci ad un pallone, è una cosa ridicola e che travalica il buon senso.