Faccio da tramite alle parole del ct, se porta male mi sa che è il mio ultimo giorno nello staff:
Arriva il momento cruciale, e chi troviamo? Acqua acqua fuochino fuoco .... ma si, la Spagna, le Furie Rosse, la nostra Nemesi (ma noi siamo la loro) da che BB fu concepito. L'ultimo round ha deciso di fatto i giochi, con la Svizzera che ha +1 e differenza canestri e, pur in caso di improbabile fallimento con la mozzante Inghilterra, arriva prima e si prende Francia o Germania. Noi e la Spagna, invece, ci scanneremo bellamente per finire la stagione con il bronzino contro le truppe corazzate polacche. Chi vince, in semifinale e poi a casa. Chi perde, anticipa il ritorno dalla simpatica Ungheria e si prepara comunque per il qualification round mondiale.
Per non rimanere lì, con quei tre slot inutilizzati, decidiamo di spendere un paio. Sembra brutto, infatti, lasciarli lì, e pare possano tassarli! Ecco i due nuovi, direttamente dal "programma speciale" di allevamento, con cui questa stagione uno scout di eccezione (Stiv MedagliaMedaglia Makis, o David Arsenault per gli amici) ha seguito gli "azzurrabili" affinché crescessero secondo criteri particolari.
Simone Carnea, Gods hand (Makis): il Giocoliere
A inizio stagione, lo speranzoso coach andò a vederne una partita, rimanendone folgorato
http://www.youtube.com/watch?v=2ctwe-dV-Tk&feature=re..., ma forse non nel senso che si immagina. Rinchiuso in un monastero per 4 mesi, Carnea poteva mangiare solo se metteva 2 canestri di fila, cosa che riusciva a giorni alterni. Ora di canestri di fila ne mette addirittura 2 (a volte), ma alla fine il coach si è detto "ma si, forse il lancio di popcorn sul pubblico strapperò un sorriso in un'uggiosa giornata!"
Francesco Lestuzzi, 翼翅 (Makis): il Pechinese
Avete letto bene, il proprietario è proprio 翼翅, che google dice significhi "ali". E' un'ala. Per come è fatto, se fosse allenato bene potrebbe tranquillamente puntare all'NT. Il metodo di allenamento è però un incrocio tra pratiche confuciane, tai chi, repliche dei film di bruce lee, e isolamento zen. In più, il trainer parla un oscuro dialetto dei popoli al limitare del deserto del Gobi, per cui il nostro nuovo talento probabilmente fa qualcosa che nulla ha a che fare con quello che gli viene chiesto. Anche la corrispondenza per capirne i progressi è stata ardua. Solo la pazienza, l'esperienza internazionale ed il prestigio del nostro ex coach, unite a corsi rapidi di sinologia "metodo Shenker", sono riuscite ad avere curiosi papiri fitti di scrittura cinese, da cui si è capito che non era un centro monoskillone o un play stile Carnea. Abbiamo speso lo slot più per curiosità che per utilità.